mercoledì 25 maggio 2011

LA VITA IN VERSI, Giovanni Giudici

Metti in versi la vita, trascrivi
fedelmente, senza tacere
particolare alcuno, l'evidenza dei vivi.

Ma non dimenticare che vedere non è

sapere, nè potere, bensì ridicolo
un altro voler essere che te.

Nel sotto e nel soprammondo s'allacciano

complicità di visceri, saettano occhiate
d'accordi. E gli astanti s'affacciano

al limbo delle intermedie balaustre:

applaudono, compiangono entrambi i sensi
del sublime - l'infame, l'illustre.

Inoltre metti in versi che morire

è possibile a tutti più che nascere
e in ogni caso l'essere è più del dire.

 

Giovanni Giudici 
(Porto Venere, 26 giugno 1924 – La Spezia, 24 maggio 2011)

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