mercoledì 25 maggio 2011

POSSESSIONE, UNA STORIA ROMANTICA, Antonia S. Byatt

Roland Michell è un ricercatore del Prince Albert College di Londra e, come ogni giovane studioso, conduce la sua modesta esistenza completamente assorbito dalla ricerca letteraria. La passione per l’opera del poeta vittoriano inglese Randolph Henry Ash sembra essere l’unica cosa che lo riscatta dal torpore di una vita di rinunce e frustrazioni. Oltre la letteratura, la vita di Roland si può racchiudere nel quadretto del suo squallido e umido appartamento seminterrato che odora di pipì di gatto e dove vive con la fidanzata Val, a cui è legato ormai solo dall’abitudine e dalla dipendenza economica. Un giorno, sfogliando un volume di Vico appartenuto ad Ash, Roland trova alcuni manoscritti inediti del poeta e, tra questi, due abbozzi di lettere per una donna misteriosa. Nel giro di pochi minuti prende la decisione più importante della sua vita: riconsegna il volume e tiene per sé le lettere, nascondendo a tutti il suo segreto. Dopo alcune ricerche Roland ipotizza che la donna misteriosa sia la poetessa vittoriana Christabel La Motte e, procedendo nella sua indagine, decide di consultare un’esperta in materia: è così che entra in scena la dottoressa Maud Bailey, l’unica persona che Roland deciderà di mettere al corrente della sua scoperta. I due studiosi in poco tempo riescono a ritrovare la corrispondenza segreta tra i due poeti: infuocate lettere d’amore che narrano la nascita di una passione bruciante e ineluttabile. Roland e Maud sanno che questa scoperta potrebbe rivoluzionare l’interpretazione dell’opera di entrambi i poeti e si guardano bene dal metterne al corrente amici, colleghi e professori, iniziando una segreta collaborazione basata sull’investigazione delle opere letterarie e la ricerca di indizi nei luoghi dove Christabel e Randolph hanno vissuto e viaggiato. La magica intesa che si crea tra i due ricercatori cresce delicatamente e timidamente, per il carattere mite di entrambi, giorno dopo giorno, fino ad esplodere nel finale del libro. A poco a poco diversi colleghi e rivali accademici di Roland e Maud iniziano a sospettare qualcosa dei loro strani spostamenti e iniziano ad indagare per proprio conto, mettendosi sulle loro tracce. Così, alla fine della storia, un nutrito gruppo di intellettuali, curiosi, ricercatori e cacciatori letterari si trova a condividere lo scioglimento del mistero e la conclusione dell’avventura.
La “possessione” del titolo è l’innamoramento che ha travolto le vite dei due poeti vittoriani, costringendoli a sentire la profonda “necessità” di amarsi nonostante le avversità; ma è anche la passione travolgente della ricerca e della conoscenza che si è impossessata di Roland e Maud e che li ha portati a scoprirsi e ad amarsi l’uno l’altro. Le due storie d’amore scorrono e si evolvono parallelamente, aldilà del tempo e dello spazio. In questo modo la Byatt riesce a dar voce a due mondi diversi, l’Inghilterra vittoriana e quella attuale, mostrandone le divergenze, ma soprattutto le similarità, attraverso l’universalità di certe tematiche (l’innamoramento, il desiderio di libertà, l’amore per la poesia e per la ricerca della Verità). La struttura del romanzo è quella di un libro giallo, dove gli investigatori portano avanti una meticolosa indagine, tra scoperte, suspence e colpi di scena, fino allo scioglimento finale dell’enigma. Ma in questo caso la materia di indagine sono la vita e l’amore di due poeti, gli indizi sono le loro opere e i migliori investigatori sono i  critici letterari: essi leggono, studiano, confrontano le opere-indizi, trovano corrispondenze, esaminano le biografie, fanno ipotesi e costruiscono teorie. Il romanzo è sapientemente costruito dal un punto di vista letterario, infatti più di metà dell’opera è costituita dagli "indizi": lettere, poesie, stralci di poemi, saggi. Per le poesie di Randolph e di Christabel, la Byatt ha dichiarato di essersi ispirata a poeti realmente vissuti quali Milton, Browning, Tennyson, Coleridge ed Emily Dickinson.
Abbiamo dunque di fronte una magnifica costruzione di thriller letterario in cui anche il lettore viene completamente posseduto da tutti gli elementi che si intrecciano nel romanzo: l’elemento passionale, la satira nei confronti del mondo accademico, l’amore per la poesia e il desiderio di arrivare allo scioglimento dell’intreccio, per poter finalmente conoscere e scoprire la Verità.
 Possessione è stato tradotto in 27 lingue ed è il romanzo più famoso della Byatt.


1 commenti:

Giorgia ha detto...

ciao bea certo che sei brava!! E' un libro che ho letto tempo fa e mi piacque moltissimo, ora attraverso le tue parole ne ho ripercorso l'atmosfera. Grazie

Posta un commento