lunedì 15 agosto 2011

TRILOGIA DI NEW YORK (Città di vetro, Fantasmi, La stanza chiusa), Paul Auster


Tre detectives-stories appassionanti e originali per descrivere una metropoli fredda, squallida e frenetica, dove i rapporti umani sono l’eccezione e tutto il resto è semplicemente Caos. Nessuno è davvero importante, niente ha un significato chiaro e i ruoli sono sempre intercambiabili: in questo modo la vita può scorrere nel nulla senza che nessuno se ne accorga. Questa è la New York di Paul Auster. Così in Città di vetro lo scrittore di romanzi gialli Daniel Quinn risponde ad una telefonata misteriosa nel bel mezzo della notte e assume l’identità di un famoso investigatore privato, cambiando vita e trasformandosi proprio nel personaggio dei suoi romanzi. Quinn precipiterà in una spirale di eventi che lo porteranno, tra sospetti e pedinamenti, a perdersi completamente tra le vie di New York fino a smarrire la sua vita precedente, il suo passato e il suo futuro, in un delirio di insensatezza. E così in Fantasmi i personaggi, enigmaticamente chiamati con i nomi dei colori, sono davvero chi dicono di essere? Oppure è tutta finzione? Blue è un detective che, stipendiato da White, sta perdendo la sua vita a spiare Black, un uomo comune che ogni giorno conduce la solita vita abitudinaria. Ma davvero tutto è come sembra? La voglia di essere guardati è pari solo a quella di guardare e, in una crescendo di voyeurismo, scopriamo che i ruoli sono intercambiabili e che nessuno deve mai smettere di guardarsi le spalle. Infine il romanzo più emozionante, intimo e perturbante, La stanza chiusa, in cui un uomo, un giornalista, riceve la notizia che il suo caro amico d’infanzia è misteriosamente scomparso, lasciando a lui l’onere e l’onore di pubblicare le sue opere letterarie. L’ammirazione per l’amico di un tempo diventerà immedesimazione e poi appropriazione totale della sua vita, fino allo squilibrio e all’ossessione.
Il filo che lega questi tre racconti è la solitudine dei personaggi, uomini soli intrappolati in una città allucinata e straniante, dove è più facile perdersi che ritrovarsi. Questa città offre a questi uomini una possibilità, che tutti colgono e collaudano con vari esiti: mescolarsi nella folla, perdere la propria identità per assumere sempre nuove maschere e scambiare la propria vita con quella degli altri, fino a dimenticare se stessi. Tre storie poliziesche che, partendo da una situazione classica e collaudata, finiscono per precipitarci nell’ignoto, in una zona d’ombra dove non ci sono regole e, in un gioco di specchi e di riflessi, ci disorientano e ci smarriscono, come succede ai protagonisti di queste vicende.

1 commenti:

Giorgia ha detto...

ma quanto leggi bea!!!

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